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Energia “verde”, sostenibile, rinnovabile: di cosa stiamo parlando?

Spesso, quando parliamo di sostenibilità nel settore dell’energia, rischiamo di fare confusione. Si tratta infatti di un sistema complesso, che prevede diverse varianti e possibilità. Quello che sappiamo per certo è che il nostro attuale sistema di approvvigionamento dell’energia, basato prevalentemente sui combustibili fossili, non è più sostenibile, in parte perché si tratta di risorse finite, ma anche e soprattutto perché è la causa principale delle emissioni di CO2, particolato e gas serra che contribuiscono al riscaldamento globale, mettendo in pericolo l’intero ecosistema grazie al quale l’umanità può vivere sulla terra. In gioco c’è il futuro della nostra specie e il tempo sta passando rapidamente, ponendoci di fronte a sfide importanti e urgenti, che non si possono più rimandare. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza, per imparare a conoscere questo tema.

Cosa si intende con “energia sostenibile”?

Per essere definita “sostenibile”, una fonte di energia dovrebbe essere in grado di soddisfare il fabbisogno attuale senza compromettere la fornitura o l’accesso alle risorse da parte delle generazioni future. In poche parole, non deve essere basata su una fonte esauribile. I combustibili fossili, evidentemente, non rientrano in questa categoria, poiché, come già detto, sono risorse finite ed evidentemente destinate all’esaurimento. Sono invece sostenibili tutte le fonti di energia rinnovabili come quella solare, la geotermica, l’eolica, quella che sfrutta il moto naturale delle onde e l’energia idroelettrica. Diventa espositore per il settore energia

Come può aiutarci la tecnologia?

La tecnologia è il nostro alleato più importante nell’utilizzo dell’energia sostenibile, poiché ci permette di trovare modi sempre nuovi e più efficienti di canalizzarla, accumularla e distribuirla in modo che sia disponibile a lungo termine. Tutto questo è importante in un mondo in cui la domanda energetica cresce costantemente, di pari passo con l’aumento della popolazione, con l’urbanizzazione e con l’industrializzazione. E in parte è proprio lì il problema: le nostre società devono imparare a contenere la propria naturale tendenza all’espansione urbana e industriale, per poter continuare ad avere a disposizione energie e risorse naturali.

Energie rinnovabili o sostenibili?

Sembra un paradosso, ma la “sostenibilità” degli impianti che accumulano e distribuiscono energie rinnovabili necessita ancora di essere perfezionata. Per costruire parchi eolici o centrali a energia geotermica, per esempio, si utilizzano moltissimi combustibili fossili (per il trasporto di componenti e macchinari) e se ne continuano a utilizzare, anche se in misura minore, nelle fasi di manutenzione. Se l’impatto ambientale complessivo si riduce, quindi, non si può dire che si azzeri neppure con questi mezzi. Inoltre dobbiamo fare una distinzione, poco comune, fra energie rinnovabili e sostenibili. Con l’espressione “energia rinnovabile” si raggruppano tutte quelle fonti che non sono dannose per l’ambiente, oltre a non essere riconducibili a risorse finite, come il geotermico, l’idrogeno, l'idroelettrico, il solare, l'eolico e l’energia derivante dal moto ondoso. Sostenibili sono, come si diceva più sopra, quelle fonti di energia che possono essere usate liberamente oggi senza compromettere il fabbisogno futuro. Un esempio perfetto di energia sostenibile, ma non rinnovabile è il nucleare, che permette un utilizzo sul lunghissimo periodo, ma ha un impatto negativo sull’ambiente. Possiamo quindi dire che tutte le fonti rinnovabili siano sostenibili, ma non viceversa.

Pubblicato il 19-12-2020

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