Riforestazione e istruzione: due pilastri green. Intervista al fondatore di ZeroCO2

Zero CO2 è un programma di offsetting delle emissioni, che consente alle aziende di investire in misura pari all’impatto negativo prodotto sull’ambiente, diventando così carbon neutral. L’obiettivo è riprodurre ecosistemi naturali in tutto il mondo applicando la cosiddetta permacultura, che mette al centro dei bisogni delle popolazioni un’agricoltura sostenibile. Anche noi di GECO abbiamo aderito a questo programma, per neutralizzare le emissioni di CO2 del nostro evento, creando la Geco Jungle nella regione del Petén, in Guatemala. Abbiamo intervistato il fondatore Andrea Pesce.

Il tuo lavoro si divide fra riforestazione e istruzione: in che modo, secondo te, l'ambito della sostenibilità è connesso a quello dell'educazione e come si influenzano vicendevolmente?

n zeroCO2 ci piace dire che l’istruzione è il vero motore dello sviluppo sostenibile.Per costruire un mondo più equo dobbiamo prima di tutto puntare sulla formazione perché il cambiamento parte sempre dalle persone. Affrontare la crisi climatica vuol dire prima di tutto capirne le cause, per poi poter lavorare su di essere, andando così ad integrare soluzioni funzionali e durature.

Che cosa possono fare i singoli Stati in tema di sostenibilità e qual è il ruolo della cooperazione internazionale?

La crisi climatica è una sfida globale, tutti noi dobbiamo fare la nostra parte.
Sicuramente gli stati possono avere un ruolo chiave in quanto hanno il potere di tracciare il perimetro di azione e i limiti all’interno dei quali aziende e cittadini possono muoversi. E’ proprio grazie politiche innovative e accordi internazionali che l’umanità potrà agire efficacemente per mitigare il cambiamento climatico. Gli stati hanno quindi una sfida gigantesta: quella di fare squadra tra di loro per combattere, insieme, la sfida più grande per la nostra specie: la crisi climatica.

Parlaci di zeroCO2: quando nasce, di cosa si occupa e qual è il suo modello operativo?

ZeroCO2 nasce mentre vivevo in Guatemala dove gestivo progetti di qualità educativa, lì ho conosciuto Virgilio, un giovane guatemalteco con il quale fin da subito abbiamo condiviso idee e visioni. zeroCO2 è nata dal desiderio di creare progettualità ad alto impatto positivo. Gestiamo in prima persona progetti di riforestazione ad alto impatto sociale. Facciamo crescere le piante nei nostri vivai e le doniamo a famiglie contadine, dopo aver formato quest’ultime sulla gestione sostenibile dell’azienda. Permettiamo ad aziende e privati di adottare gli alberi che piantiamo nei vari progetti che gestiamo. I nostri partner possono creare delle vere e proprie foreste per assorbire le emissioni di CO2 e produrre un impatto positivo tanto a livello ambientale quanto sociale.Abbiamo inoltre sviluppato CHLOE un esclusivo sistema di tracciamento che permette a chi adotta l’albero di seguirne la crescita con aggiornamenti personalizzati per i successivi 3 anni.

A dicembre dell'anno scorso, ZeroCO2 ha ottenuto la certificazione B Corp. Di che si tratta?

B Corp è una delle certificazioni più esigenti a livello mondiale che valuta l’impatto sociale e ambientale delle aziende, con oltre 300 variabili di analisi su governance, lavoratori, comunità e impatto sull’ambiente. Rappresenta un movimento di aziende che vogliono portare un cambiamento culturale nel mondo e che sono impegnate nell'assumersi la responsabilità del proprio impatto sulle persone e sul pianeta. Siamo felici di aver ottenuto la certificazione B Corp con un punteggio di 134.3 perché dimostra l’impatto reale che ha la nostra azienda sul pianeta.

Perché hai scelto di sostenere GECO Expo?

In zeroCO2 crediamo profondamente nell’approccio ecosistemico alla sostenibilità, perché nessuna azienda può salvare il mondo da sola. Sostenere GECO vuol dire sostenere un ecosistema che si impegna nella sostenibilità e che crede nell’innovazione in quanto necessaria per costruire un futuro migliore.

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