Fare networking a un trade show non è mai facile. Se poi ci si muove su una piattaforma completamente nuova, mai provata prima, le cose possono complicarsi ulteriormente.
GECO – la prima fiera sulla sostenibilità in modalità virtuale – ha generato molta curiosità e un’ottima risposta da parte degli addetti ai lavori, ma molti si chiedono se le tradizionali modalità del networking, consolidate in anni di fiere ed eventi di settore, possano funzionare anche in questo contesto. Ci sono alcune considerazioni da fare, dal momento che le interazioni potrebbero apparire meno naturali per chi non ha familiarità con questa tecnologia. Ecco qualche consiglio per un networking semplice ed efficiente.
Pianificare in anticipo (non tutto, ma il più possibile)
Quello che più di tutto potrebbe mancarvi in una
fiera virtuale, se siete abituati a muovervi nel contesto dei trade show più tradizionali, è l’interazione diretta e spontanea, con la possibilità di accostarsi semplicemente a qualcuno, scambiarsi un biglietto da visita e iniziare a parlare.
Questo tipo di interazioni sono comunque possibili grazie alla piattaforma Hypersmarter, ma non è detto che tutti riescano a viverle con lo stesso livello di agio e spontaneità. Per questo motivo è consigliabile prendersi un po’ di tempo prima dell’evento per
esplorare il database dei partecipanti e degli espositori e individuare quelli con i quali si vorrebbe entrare in contatto. Sarà poi possibile scambiarsi messaggi e accordarsi per incontri e chat, così da poter intavolare una conversazione completa.
Diventa espositore
Utilizzare al meglio gli eventi in programma
Una fiera virtuale come GECO non è fatta solo di stand di espositori da esplorare con il proprio avatar, ma anche di eventi, panel, webinar e conferenze alle quali partecipano esponenti di spicco di questa industria. Date un'occhiata al programma della fiera e pianificate il vostro itinerario virtuale, cercando di partecipare a tutti gli incontri che risultano più rilevanti per il vostro settore specifico. Oltre a poter interagire con panel e partecipanti, avrete anche modo di essere aggiornati sugli argomenti caldi del giorno e sulle ultime informazioni a disposizione dell’industria turistica.
Essere autentici e trasmettere i valori del proprio brand
Per chi non è pratico di interazioni mediate può essere difficile immaginare come “essere se stessi” attraverso uno schermo. In questo senso la piattaforma di Hypersmarter viene incontro agli utenti, creando un ambiente immersivo e realistico, con avatar personalizzabili, che permettono di restituire la sensazione di un’interazione reale. Dal momento che la maggior parte dei dialoghi si terranno per iscritto, è importante ricordare che
si sta rappresentando non solo se stessi ma il brand, in qualunque momento.
L’autenticità nella comunicazione paga sempre ed è percettibile anche attraverso il medium della piattaforma virtuale.
Concentrarsi sulla USP
Tutti coloro che partecipano a
una fiera del turismo virtuale lo fanno per un motivo, hanno degli
obiettivi, ovviamente. Presentarsi semplicemente esprimendo il proprio obiettivo non è una strategia efficace: solo perché si ha qualcosa da vendere, per esempio, non è detto che qualcuno voglia comprarlo. Meglio pensare a come apportare un
valore aggiunto, identificando la propria USP e mettendola al centro della propria strategia comunicativa. Invece di concentrarsi solo su ciò di cui si ha bisogno, insomma, è meglio
immaginare soluzioni che possano aiutare anche le altre persone in fiera.